CONFERENZE STAMPA SU CINEMA D’ASCOLTO A MILANO
Un’ indagine approfondita del mondo sonoro di ogni popolo della terra e di ogni singolo individuo.
link:
RAGIONI DEL PROGETTO
GIORNATA NAZIONALE DEI POETI E DEI NARRATORI
VENERDI’ 15 DICEMBRE
ORE 18.30
SALA DELLA MUSICA
VIA BOCCALEONE, 19
FERRARA
DIRETTORE ARTISTICO E CONSULENTE MUSICALE: Mariangela Ungaro
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PRESENTATORI: ANTONIO DI BARTOLOMEO, PIPINO CONTALINO
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INTERVISTATORI: Anna Ronzulli, Guido Poletto,Laura Bottoni, Marino Monti, Davide Magno Magnani, Antonio Di Bartolomeo, Pipino Contalino.
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LETTORI: Laura Bottoni, Laura Nahum, Patrizia Fiorini, Guido Poletto, Bianca Caselli, Sergio Fortini, Sandro Mingozzi, Barbara Gollini, Barbara Bologna,Mariarosaria Ruotolo.
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Accompagna le letture al pianoforte:
MARIANGELA UNGARO
CINEMA D’ASCOLTO I VOL. ora in vendita!
Con Antonio Di Bartolomeo presso Pluriversum Edizioni
Il presente lavoro si pone come indagine accurata sui linguaggi cinematografico e musicale, intrecciati indissolubilmente alla storia e alla cultura popolare.
Il cinema ha avuto un ruolo sostanziale nella storia dell’umanità, divulgando alle masse messaggi, cultura, informazioni, valori, bisogni, stili di vita, provocazioni, critiche alla stessa società e inventando nuovi modi per comunicare. La musica, il linguaggio universale per eccellenza, si è strettamente legata al cinema, asservendolo da un lato, ma anche amplificandone i significati, mantenendo le sue caratteristiche linguistiche ed epistemologiche, e andando aldilà della stessa immagine che andava a connotare. La musica si è rinnovata nella sostanza e ha ricreato se stessa seguendo modalità molto precise a seconda dei generi cinematografici che andava a musicare, quando non addirittura creando un sound specifico che nella storia della musica non aveva precedenti.
Il primo volume è acquistabile a questo link in assoluta sicurezza
https://www.amazon.it/dp/8885751040/ref=cm_sw_r_wa_awdb_V.E0zb68SFY34
La musica ha il potere di creare o distruggere un film.
La combinazione nel tempo di dinamica, caratteri strumentali e timbrici, volumi, cellule ritmiche, forma, gesti e struttura della composizione, generano tutto il mondo musicale del brano che ascoltiamo e tutte le sue avventure, i suoi sviluppi, le sue tragedie, nemmeno stessimo celebrando una metafora della vita di ciascuno di noi.
Il suono crea gli stati d’animo, ma in realtà siamo noi a percepirli come tali… Perché erano già in noi e lo sono da sempre.
Ascoltando migliaia di film, mi sono accorta che l’Uomo è lo stesso in qualsiasi parte del mondo viva e muoia, soffra e gioisca, aldilà della “razza”, del sesso, del credo politico, della fede religiosa, del territorio e del contesto sociale.
Per ampliare e rendere comprensibile profondamente il suo messaggio, il cinema ha avuto bisogno e ha scelto consapevolmente il linguaggio universale per eccellenza: la Musica.
Ascoltando un film lo si comprende davvero.
Chi mi conosce sa quanto questo progetto mi sia costato, ma io ci ho creduto, ancora una volta. Ringrazio di cuore tutte le persone che con il loro affetto mi hanno sempre sostenuta e spronata.
Seguiranno altri 4 volumi.
Grazie.
Mariangela Ungaro
CINEMA D’ASCOLTO di Mariangela Ungaro
CINEMA D’ASCOLTO
Estratti dai 5 volumi
UN VIAGGIO INTORNO AL MONDO ATTRAVERSO LE SONORITA’ DEL CINEMA MONDIALE.
I CONTENUTI:
1. CINEMA D’ASCOLTO
Introduzione all’opera, dediche e presentazione
Rudimenti di musica per cinema e teoria musicale generale, il ruolo della musica
Esempi di musica di pubblico dominio nel cinema mondiale
La musica originale per cinema, tecniche compositive e generi cinematografici
2. LA MUSICA E IL CINEMA DEI PAESI MEDITERRANEI
Il cinema italiano
il cinema francese
il cinema spagnolo
il cinema greco
3. LA MUSICA E IL CINEMA DEI PAESI FREDDI
Il cinema dei paesi scandinavi
il cinema russo
il cinema tedesco
4. LA MUSICA DEL CINEMA ASIATICO
il cinema giapponese
il cinema cinese
il cinema koreano
il cinema indiano (Bollywood)
5. IL CINEMA E LA MUSICA DEI PAESI ANGLOSASSONI
il cinema americano
il cinema inglese
il cinema australiano
PRESENTAZIONE GENERALE
CONTATTI:
mariangelaungaro@gmail.com
IL CINEMA AUSTRALIANO E LA SUA MUSICA da “Cinema D’Ascolto” di M.Ungaro
http://www.pensieroplurale.it/cinema-australiano-la-sua-musica/
Pensiero Plurale è l’ideale spazio informativo in cui diverse discipline e contenuti possono liberamente coesistere. Dalla politica allo sport, dalla filosofia all’arte, dalla narrativa al cinema, non ci facciamo mancare nulla.
Proponiamo, stavolta, un’indagine retrospettiva, uno studio articolato e appassionato, che getta un fascio di luce psichedelica sul cinema australiano in rapporto alle colonne sonore.
L’articolo è di Mariangela Ungaro, una delle nostre autrici di punta (che a settembre pubblicherà “Cinema d’ascolto”, ovviamente con il marchio editoriale Pluriversum Edizioni).
#cinemaaustraliano #cinemadascolto #mariangelaungaro #musicapercinema #australia
SUSSURRI E GRIDA DI PURA ARTE
Anche nel film “Sussurri e grida” (1972) con le musiche di Pierre Fournier, troviamo moltissimi elementi ricorrenti nei film di Bergman: sospiri, spasmi di dolore, grida, cui si aggiungono rumori di scena (tormenta, lancette, rintocchi d’orologio e campanelli) che hanno un ruolo molto importante; non mancano gli strumenti principali, come il violoncello, voce della morte – Sarabande dalla Suite n. 5 in Do minore, BWV 1011 di Bach, eseguita al violoncello da Pierre Fournier – , il pianoforte, suono del ricordo e della madre, nonché il carillon, suo parente luccicante, simbolo dell’infanzia perduta (con musica di repertorio, un estratto dal “Bel Danubio Blu”, a significare anche una società nobiliare finita).
Potrei azzardare che ci sono tre suoni – rumori di scena, violoncello e pianoforte (imparentato simbolicamente col carillon) – così come tre sorelle (con tre caratteri diversi, Agnese bianca e pura, Karin nera come il senso di realtà e disillusione, e Maria, rossa di capelli ma anche rossa di passione, donna aggrappata alla vita che non si arrende alla solitudine) e tre colori ricorrenti nel film – nero (morte / violoncello), bianco (purezza, ricordo, infanzia finita, spensieratezza passata, luce, esterni / pianoforte-carillon) rosso (dolore, sangue, rabbia, grida, tormenta, banalmente anche i colori delle tende / rumori di scena).
Rumore di lancette nel più assoluto silenzio, sospiri dolorosi e spasmi preludono il risveglio della protagonista; dopo nove minuti che sembrano durare un’eternità, udiamo il carillon che suona un estratto breve dal Danubio Blu di J. Strass mentre scorrono immagini di casa di bambole: tra la musica di repertorio, il celeberrimo walzer che tanta parte avrà nel cinema (pensiamo anche al film “Odissea nello spazio” di Kubrik e non solo) è simbolo di caducità dell’ancien regime ma anche, in questo peculiare caso, simbolo della fine dell’infanzia, della spensieratezza delle tre sorelle. Ora la protagonista è alla fine della sua vita, se di vita si può parlare nel suo caso.
Ogni volta che sentiamo rintoccare il vecchio orologio a pendolo, parte un feed back in cui ciascuno dei personaggi ricorda qualcosa del suo passato, o del passato dei suoi cari, in modo soggettivo, come se potessimo, ad ogni scoccar d’ora, assistere alla versione dei fatti di ciascun personaggio, comprenderlo nel profondo e perdonargli anche le scelte più aberranti.
Il primo feed back è di Agnese, la sorella che sta morendo: ella ricorda sua madre, rivive le tappe del loro incompreso rapporto; il pianoforte chopiniano – Mazurka in La minore, op. 17 n. 4, di Fryderyk Chopin, eseguita al pianoforte da Käbi Laretei – suona come malinconico commento e ricordo sommesso e lontano.
Non vi è differenza tra mondo esteriore sconquassato dalla tormenta e mondo interiore travagliato dei personaggi in scena, cui si sommano gli spasmi dolorosi e il respiro affannoso della moribonda Agnese, scandito dai rintocchi inesorabili degli orologi, gli stessi rintocchi che accompagnano la vestizione e ricomposizione del cadavere della donna.
Dopo la morte di Agnese, e dopo i personali feed back in cui capiamo le motivazioni terribili e profonde che portano le due sorelle rimaste ad essere come sono (Karin ad esempio è borderline e alterna, anche nel parlare, momenti di grande durezza e severità alla più esplicita depressione) le vediamo infine parlare e riconciliarsi, comprendersi, baciarsi, accarezzarsi, avvicinarsi dopo anni; non udiamo parole, vediamo solo gesti e labbra che si muovono, ma sentiamo la musica di Bach al violoncello solo: anche Agnese è con loro, simbolicamente, il dolore della sua morte le ha riavvicinate.
Riascoltiamo Bach al violoncello solo, quando Anna, la serva, resta per ultima a consolare Agnese e resta vicino alla donna dolorante fino all’ultimo. Riascoltiamo anche Chopin al pianoforte quando Anna legge il diario di Agnese, e le parole ci riportano a rivedere le tre sorelle in giardino a passeggiare, nella luce bianca della spensieratezza perduta.
Il film termina acusticamente con tre rintocchi di pendolo.
Il 20 gennaio 2005 Bergman ha ricevuto il Premio Federico Fellini – che aspira a diventare il “Premio Nobel del cinema” – per l’eccellenza della sua produzione artistica cinematografica. Il 30 luglio 2007, all’età di ottantanove anni, muore nella sua casa di Fårö, un’isola svedese del mar Baltico, lo stesso giorno della scomparsa del regista italiano Michelangelo Antonioni.
NUOVI BOOKTRAILERS: MUSICA – POESIA- IMMAGINI
MARIA TERESA TEDDE
COM’ERA BELLA MARIA
Il brano pianistico originale, composto da Mariangela
Ungaro,
“Il mito di Marpessa”
sonorizza le parole della poetessa
Maria Teresa Tedde,
intrise di sublime nostalgia.
Per terra le arance
sotto l’albero tormentato di maestrale
per terra come i suoi baci
a serenare sotto le stelle
sotto il sole, sotto piedi indifferenti
e la paura dentro.
Com’era bella Maria
coi suoi capelli al vento
ed i suoi sogni in tasca.
Con le sue mani
li animava di speranza e di fiducia.
Com’era bella Maria
quando sorrideva:
sapeva di miracolo
di odor di gelsomino
di pelle di bambino
e offriva il cuore
a rondini lontane.
MARGHERITA BONFILIO
ADESSO BASTA
Una poesia di Margherita Bonfilio contro la violenza sulle donne.
Musica originale di Mariangela Ungaro.
Si ringrazia il fotografo Vieri Bottazzini per le immagini paesaggistiche.
Adesso basta!
Non voglio più sentire la tua mano
la violenza con cui mi sbatti contro il muro.
Non voglio più sentirmi una nullità,
umiliata, schernita, posseduta senza amore.
Anima sfregiata che grida il suo bisogno di riscatto,
desiderosa di rinascita e di un nuovo domani.
Voglio poter camminare a testa alta,
senza la paura di tornare a casa
ed ascoltare i tuoi passi dietro la porta
che si fanno pesanti, incalzanti, schiaccianti.
Niente più catene e legami malati.
Spogliata di me stessa cammino sulla battigia,
assaporo la frescura della sabbia bagnata sotto i piedi,
mi inebrio del profumo salmastro della risacca,
alzo gli occhi al cielo
e grido con quanto fiato ho in gola
Io esisto!!
Corro libera dalle catene di un amore malato
verso un nuovo futuro.
Il mio!
GIUSEPPE LECCARDI
LUCCIOLE
“Grazie infinite Mariangela per le immagini scelte e la tua meravigliosa musica.
Un effetto sorprendente, un mix di emozioni, suggestioni e ricordi.
Un”Cantico” celebrativo della natura e della vita che fluisce ininterrotta di padre in figlio, fino ai nipoti e pronipoti con un alone di magico stupore che le lucciole sanno aggiungere.
Il risultato è un formidabile inno alla natura e alla vita.”
Mini lanterne magiche oscillanti
nel vento tiepido di maggio,
compagne dei giochi infantili.
Piccole stelle cadute,
briciole vive di comete sparse
fra gli orti, i fontanili e i campi.
Il vostro incerto volo mi commuove.
Segnali luminosi, lampeggianti
sulla corsia di sorpasso
ai nostri innumerevoli pensieri.
Luci di posizione d’invisibili alianti
occhi accesi, danzanti,
fari che frugano la notte
alla ricerca dei perduti sogni.
Festose luminarie naturali
d’un Natale fuori stagione;
insegne intermittenti, misteriose,
di antiche feste e agresti rituali.
Residui di silenti fuochi artificiali.
Luci d’un circo di periferia
sotto il nero tendone della notte,
ricco di pagliacci, saltimbanchi,
giocolieri e uomini volanti.
Un mondo vivo nella memoria
d’un bimbo che vi inseguì correndo
dietro le vostre zigzaganti rotte
convinto che la vita fosse
un eterno gioco.
ADA CRIPPA
SONO
Poesia di Ada Crippa
“Sono”
Montaggio video: Mariangela Ungaro
Musica originale “AFORISMA DI FUGA” di Mariangela Ungaro
Sono una goccia che in uno stagno cade
e che solo per un attimo, le acque ferme – smuove.
Sono la pioggia che cade nel mare
il mare che batte lo scoglio.
Sono lo scoglio che arresta il vento
il vento che s’ingremba nell’onda
Sono l’onda che disseta la riva
la riva che s’allunga nel sole.
Sono il sole che scalda la terra
la terra che contiene la zolla.
Sono la zolla che attende l’aratro
l’aratro che invita la mano.
Sono la mano che stringe la tua
perché dunque io – t’amo.
Io t’amo è so d’esser nulla:
nel passato, nel futuro – nulla.
Sono un frammento di luce dispersa
nel tempo che vivo.
Sono un nugolo di polvere mischiata con l’acqua
l’acqua che bevo e che nutro
Sono un soffio – nell’universo infinito.
Sono il respiro della luna che passa silenziosa
un uccello che scava col becco la sua dimora.
Sono una foglia scritta nel tempo
la stagione che si consuma
sono la notte che scende furtiva
il buio che intana e fa paura
sono dunque – la morte?
Sono prima – la vita
IZABELLA TERESA KOSTKA
A TE
Poesia selezionata e pubblicata sull’antologia “Parole d’Amore”
Premio San Valentino, Anvos e Accademia dei Bronzi
Ursini Edizioni 2017
MUSICA ORIGINALE e montaggio video di MARIANGELA UNGARO
Dimmi che mi vorrai ancora,
quando voleranno lontano gli ultimi aironi
e la sposa – magnolia cesserà di fiorire,
moriranno raccolte le spighe di grano
e i salici svestiti piangeranno dal gelo.
Al di là della nostra estate,
sfregiata di notte con folle arsura
soppressa ingenua dall’odore d’autunno,
spoglia d’affetto come rami degli alberi,
solitari guardiani dell’abbandono.
Sussurra che mi cercherai nel mentre,
mentre la neve coprirà le distese
e le sorgenti indosseranno il ghiaccio,
nella notte polare priva di luce
sarai l’aurora per tutti i miei sensi.
Oltre qualsiasi inverno.
Prometti che mi scalderai ancora,
come se fossi primavera.
ANNAMARIA GALLO
L’ULIVO
Poesia di Annamaria Gallo
Musica originale di Mariangela Ungaro “Il rumore del sole”
Giunsi, come viandante errante
nella notte di un tempo
che non conosceva
pace interiore.
Il mio sguardo, si fermò
verso verdeggianti ombre
colline a me tanto care
di fanciullesca memoria.
Quanti anni erano trascorsi
ed il mio pensiero
spesso e sovente
lì, rivolto,
alla mia terra,
al mio mare e alla sua frizzicante
brezza del mattino,
alla rosea luce, di un sole,
che sorge puntuale,
all’ alba, preludio di un giorno,
che fa capolino sul tutto.
Giunsi, viandante errante e sconosciuta
nella terra dei miei Avi
ed ivi, infine,
piantai il mio ulivo.
DANIELA PORCELLI
OCCHI BRAMOSI DI VITA
Poesia di Daniela Porcelli
Arrangiamento per orchestra tratto da “Schindler’s list” a cura di Mariangela Ungaro
Ho visitato il campo di Auschwitz
Ed ho immaginato di udire
Parole sporche,
come pietre scagliate
con violenza nell’acqua.
Ho visto esseri trasformati,
corpi denudati,
scheletrici, denutriti
ma con occhi
ancor bramosi di vita,
senza più il calore
di un sorriso.
Denti digrignati
Da una rabbia infinita,
anime sfiancate
da un’attesa senza tregua,
esseri a cui tutto è negato,
anche ogni forma
di Speranza,
in un’eterna lotta
tra la vita e la morte
in cui alla fine
per crudeltà dell’uomo
sempre la morte ha vinto
l’impari duello
con la vita.
PASQUALINA DI BLASIO
FOGLIE D’AUTUNNO
Arrangiamento musicale di M.Ungaro Poesia di Pasqualina Di Blasio,
“Foglie D’Autunno”
tratto dalla silloge “Approdi al cappello giullare”
Musica di F.Mendelssohn, arrangiamento per piccola orchestra a cura di Mariangela Ungaro
Crepitano sotto i miei piedi
Come fiammelle accese
Le foglie raccolte a tappeto
Da un mulinello scherzoso
Che gonfia a più non posso le gote
Quasi un girotondo concluso.
Acchiapparella senza segreti
Un volteggio a pochi metri nell’aria
Un duetto gioioso e ammiccante
“Se ti prendo ti tocca baciarmi”.
Ero capitata per caso nel parco
In un bel gioco di squadra
in cui le figlie d’autunno
non è pena un giro nel vuoto
e finire e giacere sopra la terra.
METROPOLIS
Da CINEMA D’ASCOLTO di Mariangela Ungaro
METROPOLIS
Dal 1919 al 1960, Fritz Lang ha girato 15 film muti e 30 sonori. Ha attraversato il melodramma, le avventure da feuilleton, la storia edificante, la leggenda, la fantascienza, lo spionaggio, il poliziesco talvolta psicanalitico, la commedia musicale e non, la testimonianza sociale, il western, il film resistenziale o di guerra [cit. Wikipedia]
Lotte Eisner, conoscitrice profonda del suo lavoro, afferma che la ricca personalità di Fritz Lang e la complessità della sua opera impediscono di schedare il regista sotto una semplice etichetta.
Di se stesso Lang dice:
«Innanzitutto dovrei dire: io sono una persona che guarda. Recepisco le esperienze solo attraverso gli occhi…»
(Fritz Lang, in Lotte H. Eisner, Fritz Lang, p. 9.)
e del suo mestiere:
«Sono molto felice quando faccio un film. Non è una seconda vita per me, “è la vita”. Forse è per questo che mi disinteresso del film una volta che è stato scritto, girato, montato. A quel punto non posso più fare niente per lui: il film ha una sua vita propria e non fa più parte della mia.»
(Fritz Lang in Luc Moullet, Fritz Lang, pag. 116.)
Quello che mi ha sempre colpito del cinema di Lang, è la sua profeticità: nel film “Il testamento del dottor Mabuse” mette in bocca al pazzo gli slogan nazisti; non si può restare indifferenti di fronte a certe frasi attualissime, ad esempio “Dobbiamo terrorizzare la gente dicendo che finirà col perdere ogni autorità di cui si sente investita… finché non si solleverà distruggendo il vecchio stato…per fare con noi un nuovo mondo. Sulle rovine dello stato distrutto noi creeremo il regno del crimine...” o i contenuti e le scenografie futuriste di “Metropolis”.
Le musiche del film originale, che nasce come muto, sono di Gottfried Huppertz: il preludio sembra l’ouverture di un’opera wagneriana, mentre le scene che seguono sono quelle della città, con organo sul sincrono della fabbrica che espelle gas, mentre il lungo corteo di schiavi operai è sonorizzato con una drammatica marcia dai timbri scuri e armonia devastante, senza scelta. Vi si contrappone la musica del giardino dell’eden, ovvero luogo di residenza delle classi dirigenti: sembra tratta dal Don Giovanni di Richard Strauss, con iniziale aria di festa sospesa con ribattuti (sulle scene delle gare dei giovani) fino a sfociare in immensi tappeti romantici d’archi su ritmo danzante di walzer, illuminate dalle piccole percussioni, a connotare la spensieratezza, l’eleganza, e la fissità delle certezze circolari della classe dirigente (che culmina sulle scene della festa per il figlio del padrone).
Molto ben riuscito il sincrono di tremolo d’archi pieno di suspance quando sopraggiunge nel giardino durante la festa, Maria circondata dai bambini. La giovane viene mandata via, e la musica non rispecchia per nulla l’azione però, nessuna drammaticità, forse a significare che era la cosa più normale che potesse succedere e Maria lo sapeva, nel suo sguardo illuminato e consapevole, infatti la ragazza se ne va senza opporre resistenza.
Freder decide di vederci chiaro e sul finale operistico e perentorio del brano, prende la porta e va alla ricerca di Maria: qui vede l’apocalisse, gli operai al lavoro, urla di ottavino, orchestra ritmata inesorabile simile a quelle della scena delle galee di Ben –Hur.
La scena dell’incidente è sonorizzata con musica davvero agghiacciante, sempre orchestrale, mentre un gruppo di schiavi nudi, magri, emaciati e rasati, vengono trascinati tra le fauci di questo mostro di pietra che Freder immagina, una fornace in cui vengono gettati senza alcuna pietà; se pensiamo che il film è del ’27 mancavano molti anni all’olocausto ebreo, che qui viene profetizzato in modo preciso anche se ai più sembrerà di assistere alla scena di un sacrificio umano sulla cima di una piramide atzeca.
Alla vista del palazzo del padre di Freder, possente edificio che si erge mastodontico dietro strade e ponti volanti, possiamo sentire una musica solenne che ci ricorda il tema “maschio” dei supereroi americani. Sul tema affidato a corni e trombe all’unisono (simile all’inizio della terza di Mahler) cui l’orchestra risponde con un accordo forte e ben stagliato, vediamo il padre di Freder che sta impartendo ordini ai suoi collaboratori.
Nemmeno l’arrivo trafelato di suo figlio sconvolto, smuove l’uomo più potente di Metropolis che è semplicemente infastidito per aver appreso dal figlio dell’incidente avvenuto poco prima in fabbrica, e non dal suo collaboratore.
Mentre il ragazzo narra al padre quanto ha visto, la musica non ha soluzione di continuità, tra solenne minore marcia funebre o canto di prigionia, e singulti da grand opera con ottoni ritmati e laceranti. La musica segue alla lettera i dialoghi (ovvero le didascalie)e la recitazione, tra momenti luminosi quando si sta parlando della gloria della città e momenti oscuri quando il figlio presagisce la rivolta degli operai. Il tema perentorio condotto dagli ottoni continua anche durante tutta la scena in cui il capo di Metropolis licenzia il suo collaboratore e, alla vista delle mappe degli operai, si mostra preoccupato esclusivamente per la minaccia al suo potere.
Sentiamo anche il tema “dell’illuminazione” un tema che appartiene solo alle parole di Freder quando comprende la situazione, o quando consola Josaphat, (il collaboratore che il padre aveva licenziato) distogliendolo dal suicidio, e anche quando sostituisce il giovane operaio nel suo lavoro estenuante.
Dopo un iniziale walzer illuminato da piccole percussioni, che parte sul volantino del locale Yoshiwara ascoltiamo musica da cabaret anni ’20: le immagini sono sovrapposte con la tecnica di sovrimpressione.
Decisamente cromatica, ammaliatrice ma subdola, con archi e incisi di trombe sordinate, la musica che accompagna la visione della macchina con le sembianze di donna. Già nel ’27 si pensava alla A.I.
La musica che sonorizza le catacombe potrebbe essere trasferita senza alcun problema su una pellicola della romanità: archi drammatici, rassegnati, armonia modale, ritmo lento e cadenzato. Su un glissando d’arpa ci troviamo davanti alla giovane Maria che parla di pace agli operai. Tema etereo, maggiore, salvifico, affidato agli archi, con violino solista, con interpunzione di arpa. Lacerato dall’interno per la sua potenza, il tema d’amore di Freder e Maria, sembra il perfetto corrispettivo letterario del celeberrimo passo dal Cantico del Cantici: “forte come la morte è l’amore, tenace come gli inferi è la passione: le sue vampe son vampe di fuoco” con un solo secondo tema affidato al più poetico degli oboe, che vorrebbe in qualche modo lenire e consolare..Ascoltiamo il massimo della retorica orchestrale e del descrittivismo, quando viene eretta la torre di Babele, le scene con gli schiavi, la rivolta, di cui narra Maria, raccomandando l’intermediario tra mente e braccia, ovvero il cuore.
Risentiamo il tema dell’illuminazione (con oboe solista come era stato alla prima apparizione della ragazza, infatti si potrebbe anche assimilare a Maria stessa) quando la ragazza bacia quello che crede un giovane operaio, dandogli appuntamento l’indomani. Emblematico quando l’inventore decide di rapire Maria e la spaventa con giochi di luce nelle catacombe: sul fermo immagine di uno scheletro illuminato, sentiamo il trillo suonato da una marimba, chiara citazione sonora d’ossa, utilizzato nella danza macabra di Saint Saens e diventato un sound chiave nel cinema.
La trasformazione di Maria nel golem e viceversa è sonorizzata inizialmente con arpa e percussioni luminose su tremolo d’archi acuti, che sfociano nel tema salvifico di Maria stessa, come se il compositore volesse fondere musicalmente le due creature, glissando d’arpa compreso, che chiude musicalmente la fine della scena.
Il tema di Maria lo ascoltiamo più avanti nella sua versione straniante, il tema è solo un relitto tra un turbine di suoni quando la ragazza è trasformata ormai nel golem al servizio del potente, e viene sorpresa tra le braccia del padre da Freder, che guarda i due, ne viene accecato, è incredulo, sconvolto.
E lo risentiamo ancora, stuprato dalle trombe, dalla voluttà del cromatismo, dalle progressioni lussuriose come gli sguardi degli astanti aristocratici, su un ritmo di nacchere concitato da poema sinfonico cavalleresco, quando la finta Maria danza come la meritrice di Babilonia…E i Santi si animano su fischio di ottavino, (un osso “suonato”) e trillo di marimba, e via col tema del Sabba, della morte, solenne, che sembra uscito dalla sinfonia fantastica di Berlioz. Fischiano i camini delle fabbriche, laceranti tremoli strillati di ottavino, e si chiude l’intermezzo: la fine di Metropolis ormai è prossima.
La disperazione della vera Maria prigioniera, è affidata al suo tema con oboe concertante, mentre la finta Maria parla agli operai nelle catacombe, il tema ha un accompagnamento di marimba, di morte. Ma il golem è sfuggito al controllo del suo stesso creatore ed incita gli operai alla rivolta violenta. Emblematica la citazione all’inno nazionale francese, la Marsigliese nella sua parte iniziale molto bene riconoscibile sulle parole iniziali “Allons enfants de la patrie!” quando si decide per la rivolta portando in trionfo Maria, inciso modificato melodicamente ma riconoscibile che si fonde con la marcia degli operai e il tema di Maria ritmato con timpani, chase claire, rulli di tamburo violenti. Il tema degli operai è ora affidato agli ottoni, sempre più grassi e tracotanti, nulla della rassegnazione iniziale si può più scorgere.
Mentre la città si spegne per la distruzione degli operai, il tema glorioso in maggiore che aveva connotato la città fino a quel momento, e i quartieri alti, si accartoccia in minore spegnendosi progressivamente su coda di incipit della Marsigliese in minore e armonia straniante e tema degli operai in chiusa, come un ghigno.
Le scene dell’allagamento sono una sapiente miscela di più temi, da quello degli operai che hanno causato la distruzione della città, ritmato e sincronizzato con il gong che Maria fa suonare, che si fonde col tema d’amore che diventa la sonorizzazione della disperazione dei pochi sopravvissuti che stringono accanto alla vera Maria in una drammatica sequenza di progressioni e scene di disperazione…Il tutto sfocia nel tema dell’illuminazione, quando finalmente Freder riabbraccia la vera Maria, che diventa inciso mchiave rimaneggiato tra progressioni e sound drammatico durante le operazioni disperate di salvataggio dei bambini di Metrolis. Arriva l’organo a connotare la fine vicina, con accordi fissi sulle scene dell’allagamento della piazza principale dove prima si scandivano i turni di lavoro.
Continuiamo a sentire tutti i temi: il sabba si mischia al tema danzante che prima era la marcia degli operai, mentre gli operai ballano, ma poi subentra il tema dell’illuminazione quando capiscono che hanno solo distrutto la città intera, anche a scapito loro. Risentiamo anche il cabaret quando ritroviamo la finta Maria che festeggia insieme agli aristocratici. La marcia degli operai si intensifica, vogliono uccidere colei che li ha incitati alla distruzione, mentre la vera Maria guida alla salvezza i bambini nella cattedrale, e il suo tema dolce, arpa compresa, si contrappone alle scene di violenza e al tema degli operai, che sembra tanto a questo punto la marcia di Darth Fenner mentre gridano “A morte la strega!”
Sulle note del tema dell’illuminazione, con piccole percussioni, finalmente tutti comprendono la verità: la Maria sul rogo è solo un golem, mentre la vera Maria suona la campana della cattedrale mentre tenta di sfuggire all’inventore delle macchine.
Sopraggiunge anche il padre di Freder, che lo vede combattere sulle guglie della Chiesa, e sentiamo il suo tema ora per archi e non più per ottoni. Freder finisce a terra su rullo di timpani. L’inventore delle macchine precipita, e muore con lui l’epoca delle macchine e delle ingiustizie sociali, su tremolo di archi che si spegne progressivamente, per accendersi nel tema della cattedrale, solenne, su glissandi d’arpa (allusione a Maria, vera ispiratrice) e illuminato da piccole percussioni mentre gli archi sfoggiano tutto il loro romanticismo.
E mentre il padrone stringe la mano del capo degli operai, sentiamo il tema degli operai per archi, in maggiore, fuso con il tema di Maria.
Finale glorioso per un capolavoro assoluto, cinematografico e musicale.
VERSEGGIANDO SOTTO GLI ASTRI DI MILANO
READING DI POESIE DI AUTORI VARI
LETTURA DI TRE POESIE DI MARIANGELA UNGARO DEDICATE ALLA TERRASANTA.
PREMIO LETTERARIO SAGGISTICA INEDITA
“MUSICA PER TUTTI”
PARTECIPA AL PREMIO ILMIOLIBRO.IT ESORDIO 2016.
E’ possibile votare e recensire, oltre che leggere le prime pagine ed acquistare con un click!
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– produzione videoclip e interviste promo.
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GLI STARDUST ARTISTIC STUDIOS SONO A DISPOSIZIONE PER IL TUO SUCCESSO.
GRAZIE E BUONA MUSICA A TUTTI!
Il nuovo blog per gli scrittori
Il nuovo blog per gli scrittori che vivono la poesia come arte completa. E desiderano un’editoria seria e piena di nuove idee.
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http://serviziperscrittori.blogspot.it
Proposta Editoriale Multimediale
..e la Poesia e la Prosa diventano Musica, Immagini, Conderenze, Concerti,Video, web marketing. ..
Non lasciatevi sfuggire l’opportunità editoriale artistica variegata e multidimensionale a 360° che vi farà davvero conoscere al grande pubblico.
Stardust Poetry
http://www.stardustgroup.it/poetry.html
Info: mariangelaungaro@gmail.com
+39 3423193030
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Stay Strong Brothers Band
Stay Strong è un’attitudine, una modalità per affrontare le sfide quotidiane: quando le persone sono in modalità Stay Strong, lottano giorno dopo giorno per raggiungere i loro obbiettivi e ispirare le persone attorno a loro ad andare avanti, qualunque cosa accada.
La Stay Strong Brothers Band è la band che ti aiuta a superare i momenti più sfidanti della tua giornata, dandoti la carica di Stay Strong di cui hai bisogno, ogni giorno.
http://l12.eu/staystrong-649-au/TIWC928GKPMBFU4CEH9Y
Raccontaci come affronti le tue sfide quotidiane!
https://www.youtube.com/watch?v=TrXmnS0i6Dg&index=19&list=PLwdj_VsbMUYHFHBZn0XfIa5HINrQwsgAY
#staystrong
26 Dicembre 2004: per non dimenticare.
26 Dicembre 200: un devastante tsunami colpiva il sud est asiatico.
Per non dimenticare .
Una sopravvissuta.
Web store audio video services
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Il web store completo di musica, arte e cultura a cura di Stardust Artistic Studios.
Vi aspettiamo!
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Buon natale a tutti gli artisti della parola!
Gli scrittori, quest’anno, troveranno un bel regalo sotto l’albero di Natale…
Un nuovo team Stardust Poetry.
Mariangela Ungaro, Emanuele Contreras, Davide Ferro, Amin Othman, Francesco Filipponi, e gli attori, Laura Cassani e Andrea Salierno.
Servizi grafici e di editing professionale,
Musica, Concerti, Conferenze, Eventi, Video!
BUON NATALE A TUTTI!
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Musica per tutti.
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Un libro utile a grandi e piccini.
Un viaggio attraverso i segreti del linguaggio universale.
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MUSICA PER TUTTI
MUSICA PER TUTTI
acquista on line
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Un libro indispensabile in ogni biblioteca per capire la musica di ogni tipo.
di Franco Brugnola 18 novembre 2015
Per me che ho sempre amato la musica classica (ma non solo) e che sin da studente andavo all’Auditorium del Foro Italico a Roma a sentire i concerti si Sawallish per poi passare ai concerti di via della Conciliazione ed infine al nuovo Auditorium di Roma pur non sapendo suonare alcuno strumento, questo libro scoperto da poco mi ha aperto un nuovo modo per capire la musica. Dal bellissimo incipit a come si scrive la musica, gli strumenti. Bellissime descrizioni dei pochi pezzi, ma ben scelti che l’autrice ci ha descritto con maestria di insegnante abituata a spiegare a scuola (finché sarà possibile) i fondamenti della nostra cultura. Ho ritrovato l’amato Mahler e le musiche da film. Leggerò e rileggerò queste pagine che mi hanno spinto comunque ad approfondire
LA NUOVA BIBLIOTECA DI AUTORI EMERGENTI
LA NUOVA BIBLIOTECA DI EMERGENTI
Apre la nuova biblioteca gratuita che cerca libri di autori ed autrici emergenti.
Se hai scritto nella tua vita, noi siamo pronti ad accoglierti.
Per info dettagliate scrivere a mariangelaungaro@gmail.com
Oggetto: la Biblioteca di Emergenti.
Vi aspettiamo!
Mi chiamo Mariangela Ungaro e sono la direttrice artistica di Stardust Poetry, servizi per scrittori.
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La biblioteca di emergenti è una mia idea relativa al grande sogno di una mia amica, Paola Chifari, che sta morendo purtroppo, ma prima di andarsene, lei che è grande amante della Letteratura, sta raccogliendo in una biblioteca tutti i libri che i donatori vorranno inviarle. La cosa è assolutamente “easy”, è solo il sogno di una ragazza in fin di vita con un grande sogno.
Ecco il messaggio di Paola:
IL GRANDE SOGNO DI PAOLA: una biblioteca.
Paola Chifari amante dei libri forever sogno di una biblioteca personale
Cari amici e care amiche,
ci tengo a ricordarvi quanto è importante x me il vostro prezioso contributo : grazie a voi poi potrò realizzare il mio grande desiderio! Ho bisogno di amici e donatori volenterosi a aiutarmi a realizzarlo; non sono solo parole ma x me ha un valore speciale ! Per me non è solo un semplice gesto o un semplice dono ricevere i vostri libri, ma x me è e sarà PER SEMPRE la mia felicità finché sarò poi pronta a spiccare il volo !
Grazie davvero di cuore a chi mi capisce ma soprattutto a chi mi donerà parte dei vostri preziosi libri e della vostra vita.
Vi voglio bene !
Paola Chifari
La raccolta di volume di autori emergenti vuole anche essere una vetrina assolutamente gratuita per voi, così esiste un luogo dove sono raccolti i libri di autori contemporanei.
Se la cosa può essere di vostro gradimento, potete donare una copia dei vostri lavori a Paola Chifari.
L’indirizzo per scrivere a Paola è
PAOLA CHIFARI
VIA FRANCESCO BARACCA 130
90136 PALERMO BAIDA
E’ possibile visionare la pagina facebook di Paola qui:
https://www.facebook.com/Paola-chifari-amante-dei-libri-forever-sogno-di-una-biblioteca-personale-714672315327746/timeline/
Grazie di tutto e buona giornata.
Mariangela Ungaro
IL MEGLIO DI STARDUST
IL MEGLIO DELLE PRODUZIONI AUDIO E VIDEO DI STARDUST ARTISTIC STUDIOS,
LA MIGLIOR MUSICA DAL VIVO DI STARDUST MUSIC GROUP
I MIGLIORI LAVORI AUDIOVISIVI PER SCRITTORI DI STARDUST POETRY
IL MIGLIOR MARKETING SUL WEB DI STARDUST WEB MARKET
IL MEGLIO DI STARDUST
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STARDUST ARTISTIC STUDIOS
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STARDUST WEB STORE
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Studio di registrazione e produzione audio
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Produzione video
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I MIGLIORI VIDEO DI STARDUST ARTISTIC STUDIOS, STARDUST MUSIC GROUP E POETRY
VIDEO YOUTUBE
OMERO https://www.youtube.com/watch?v=NQE2GE8N6iM
SALONE TORINO https://www.youtube.com/watch?v=yg-xuLA6uG0
PIANO CITY 2014 EMERGENTI https://www.youtube.com/watch?v=guv4F21SG60
BOOKTRAILERS https://www.youtube.com/watch?v=ead806cvBc0
ARTISTI https://www.youtube.com/watch?v=PooMwkE7zcY
DIVE CHANNEL https://www.youtube.com/watch?v=YKeUYyJYCVU
POESIE GIOVANILI https://www.youtube.com/watch?v=x0jBOWaZhXA
LE STELLE RISPONDONO https://www.youtube.com/watch?v=rAXVJNkjXh8
PADRE NOSTRO https://www.youtube.com/watch?v=CiysLmmfpgM
PALCO https://www.youtube.com/watch?v=ayv383U_6kA
SNAPSHOT FORM THE CITY https://www.youtube.com/watch?v=iVNP5dX5Y74
NEL 26 https://www.youtube.com/watch?v=SJp7FFvjzH8
COCAINA https://www.youtube.com/watch?v=Wsg_M9kxSIg
INVESTIGATION https://www.youtube.com/watch?v=gUjcg71P44A
KYRIE https://www.youtube.com/watch?v=lXg_bqx4cOQ
WAGNER https://www.youtube.com/watch?v=PCYxOJxFfXE
DONNA D’INVERNO https://www.youtube.com/watch?v=-wnVci5SyBQ
ALTA MODA SPOSA https://www.youtube.com/watch?v=Ppmp49xrkKE
IL RUMORE DEL SOLE https://www.youtube.com/watch?v=l1dCuQr-hDM
CANTI LITURGICI https://www.youtube.com/watch?v=dSJdMeMFuLg
ARIMO https://www.youtube.com/watch?v=AJY2AmN_RFE
BALLIAMO SUL MONDO https://www.youtube.com/watch?v=PQswSn_4AaE
GOUNOD https://www.youtube.com/watch?v=WFpirfB19XM
ASTRONAVE https://www.youtube.com/watch?v=d28fuY8JV2U
AMAZING GRACE https://www.youtube.com/watch?v=O53Ze3vzLjI
UMANA FRAGILITA’ https://www.youtube.com/watch?v=YmncKSXL914
AGNUS DEI https://www.youtube.com/watch?v=jmU8X65dCP8
EVERGREEN https://www.youtube.com/watch?v=4_cCaKaQimg
GLORIA POZZATO https://www.youtube.com/watch?v=k5Ot80JfjgI
FRAU https://www.youtube.com/watch?v=4mCpkCI2Niw
CONSIGLI https://www.youtube.com/watch?v=2UEb_dQrg9E
SPOT STARDUST STUDIOS https://www.youtube.com/watch?v=OVdzRq1_k1E
MOON DANCE https://www.youtube.com/watch?v=I41hmZT0NJ0
LIFE ON MARS https://www.youtube.com/watch?v=tBY-f7ScpNo
JAILHOUSE ROCK https://www.youtube.com/watch?v=N01jjzuUpLk
DON’T YOU WORRY https://www.youtube.com/watch?v=n2kwaKmDWmU
VIA CON ME https://www.youtube.com/watch?v=YXX30nQo0yQ
LOVER MAN https://www.youtube.com/watch?v=l-8_N9ADLb0
BOOGIE https://www.youtube.com/watch?v=PVNCJSwLtHw
MOON RIVER https://www.youtube.com/watch?v=vXuz-4DfXu8
HEY BARTENDER https://www.youtube.com/watch?v=NLnWhlRlMYE
IL PIU’ GRANDE SPETTACOLO https://www.youtube.com/watch?v=UKvA0-IodWI
EVERYTHING https://www.youtube.com/watch?v=4PiZuBgjpQo
SMILE https://www.youtube.com/watch?v=ckinWoDaudw
C’ERA UNA VOLTA IL WEST https://www.youtube.com/watch?v=HszjVXgAPsU
SMILE https://www.youtube.com/watch?v=TIjXU9nSeOM
LOVER MAN https://www.youtube.com/watch?v=fgokFIaxO04
PIANO CITY 2015 PROVINO https://www.youtube.com/watch?v=QdcODuz3RaA
BOOKTRAILERS DEDICA MUSICISTI https://www.youtube.com/watch?v=vXI_Bvkjpjs
SCIARPACOLLANA https://www.youtube.com/watch?v=vsI3XxSEU6U
TU NELL’UNIVERSO https://www.youtube.com/watch?v=ipMJ9pyzP_4
UNCHAIN MY HEART https://www.youtube.com/watch?v=EUoXv5yW2F8
MUSICA MATRIMONIO BALLABILE MIX https://www.youtube.com/watch?v=2KSBqjATC8E
PROVINO PIANO CITY 2014 https://www.youtube.com/watch?v=oZPDvIYskYE
MARLENE PIGEON https://www.youtube.com/watch?v=LS1FpLJ_nxs
PAMELA MANZO https://www.youtube.com/watch?v=W7JnVrI15fo
D’ANNUNZIO https://www.youtube.com/watch?v=GxKBpumG-nU
WARS https://www.youtube.com/watch?v=RD9Ls0UCFi0
BLIND LOVE https://www.youtube.com/watch?v=getvD5I-7b4
BOOKTRAILER https://www.youtube.com/watch?v=l5kp-v-NoAQ
BOOKTRAILER PER M.T.MANTA https://www.youtube.com/watch?v=I9jk5LjjeBk
LA SIRENETTA https://www.youtube.com/watch?v=3x4OKebDIIk
RELAXING MUSIC https://www.youtube.com/watch?v=AntlYE5jyhM
AUTUNNO https://www.youtube.com/watch?v=ooUfdfNzJk0
CONGIURA DEI BARONI https://www.youtube.com/watch?v=6GuM4UCoGHE
GOTHIE https://www.youtube.com/watch?v=uQOUamg37WA
ROSA IN INVERNO https://www.youtube.com/watch?v=FJRiBw1rpkg
IO CON DIO https://www.youtube.com/watch?v=9tQsmst30kM
SMALFILAND https://www.youtube.com/watch?v=duPmVvaiUPI
SMALFILAND 2 https://www.youtube.com/watch?v=HKjDIya71gM
VINE1 https://www.youtube.com/watch?v=9nx_Bnu3XkE
VAL PUSTERIA https://www.youtube.com/watch?v=PlJdNpgUkAs
EX FORTE PEPE https://www.youtube.com/watch?v=-_6Y_5IUsWA
FOR CHILDREN https://www.youtube.com/watch?v=I2r_3Rji7Ig
I DUE FIGLI https://www.youtube.com/watch?v=Gg-WNkaYNCg
NOSFERATU https://www.youtube.com/watch?v=BzNanmkegdk
DELL’AURORA TU SORGI PIU’ BELLA https://www.youtube.com/watch?v=JKrTVDgT_fs
BLIND LOVE BACKSTAGE https://www.youtube.com/watch?v=8dnH7HnEKtc
VETRI DI POESIA https://www.youtube.com/watch?v=fS7HnxYff2o
AFORISMA DI FUGA https://www.youtube.com/watch?v=srH0XPtc9m8
MUSICA MATRIMONIO CIVILE https://www.youtube.com/watch?v=HMrYSoWrnxI
MARCIA MENDELSSOHN https://www.youtube.com/watch?v=sXZs7z7Qn40
SMILE NOTE DI STELLE https://www.youtube.com/watch?v=JqsrDdP392I
ONE FINE DAY https://www.youtube.com/watch?v=clR1mkJm31A
BOOGIE https://www.youtube.com/watch?v=GpmRUXjONsA
IL PIU’ GRANDE SPETTACOLO DOPO IL BIG BANG https://www.youtube.com/watch?v=IKAWBLUKDzg
JAILHOUSE ROCK VIDEO https://www.youtube.com/watch?v=gxUWvPcm6B4
HEY BARTENDER VIDEO https://www.youtube.com/watch?v=g7e_7DOkMP4
PERFECT DAY https://www.youtube.com/watch?v=Uebswl6ebf0
YOU DON’T KNOW ME https://www.youtube.com/watch?v=Ov_DNtzAFFo
WHEN I FALL IN LOVE
https://www.youtube.com/watch?v=8KCV5TIy6iA
SHALL I COMPARE THEE https://www.youtube.com/watch?v=qjzyXRgAFWw
UNFORGIVABLE SINNER https://www.youtube.com/watch?v=Hq3SLlFmInM
FARWELL TO ARMS https://www.youtube.com/watch?v=HAS-tQxXI-k
AVE MARIA DI SCHUBERT https://www.youtube.com/watch?v=CAWB9d4liWc
CARUSO https://www.youtube.com/watch?v=X6PfqqrlSVs
MATER JUBILEI https://www.youtube.com/watch?v=JOwExxJMdnc
TITANIC https://www.youtube.com/watch?v=YZ9cUr3j1d0
SONNO ELEFANTE https://www.youtube.com/watch?v=Tr7DJ7zjVd0
LET THE MUSIC PLAY https://www.youtube.com/watch?v=nmncPwL2nwQ
CAMMARIERE MEDLEY https://www.youtube.com/watch?v=OOwraldPTbE
I’VE GOT YOU UNDER MY SKIN https://www.youtube.com/watch?v=AIG-Lmboelk
PARIGI https://www.youtube.com/watch?v=XaZaXoYEIyk
AMAZING GRACE SOLO MARY https://www.youtube.com/watch?v=mvzA0blOA9w
LA PARTICELLA DI DIO LOST IN THE STARS https://www.youtube.com/watch?v=sIO7uia4vCk
ARTISTI SENZA FRONTIERE https://www.youtube.com/watch?v=LLABkyTQqYY
ASSALTO AL CIELO https://www.youtube.com/watch?v=Kmh8Oop-3D8
SOUNDTRACK FOR THE OCEAN https://www.youtube.com/watch?v=Mzpzh2kzQd0
SCENA DEL BOSCO ROSA IN INVERNO https://www.youtube.com/watch?v=2FlaBMhVsBg
INTERVISTA https://www.youtube.com/watch?v=PUjbBiw2jLo
INNO SCUOLA FABBRI https://www.youtube.com/watch?v=jhJlQGBOrG4
HESITATION https://www.youtube.com/watch?v=NFIFXxQsaSE
SONNO ELEFANTE https://www.youtube.com/watch?v=o4z6gHXdcoI
PASO DOBLE https://www.youtube.com/watch?v=2PQBiYu0H0k